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RIA Novosti: Valerij Raškin ha spiegato perché gli USA hanno deciso di mandare Kolomojskij in congedo

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Il vicepresidente del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF) Valerij Raškin ritiene che gli USA abbiano deciso di condurre la “privatizzazione” senza “l’avido e aggressivo” oligarca che cerca di dominare “tutta questa preziosa attività geopolitica e geoeconomica, già riservata agli “interessi” stranieri”.

Il presidente ucraino Petro Porošenko ha firmato un provvedimento sulla destituzione di Igor Kolomojskij dall’incarico di governatore della regione di Dnepropetrovsk. Sarà Valentin Rezničenko, capo dell’amministrazione regionale di Zaporož’e, ad occupare l’incarico di governatore della regione.

Secondo l’opinione di Raškin, dopo la rivolta nel 2014, l’Ucraina ha smesso definitivamente ad essere un soggetto della politica globale, essendosi trasformata al 100% in un oggetto controllato dall’esterno. “Tutte le decisioni più importanti a Kiev ora vengono addirittura prese non dopo le consultazioni, bensì di prima mano e sotto diktat dell’ambasciatore americano e di emissari stranieri più importanti. Ci sono tutte le basi per affermare che la destituzione del “governatore” di Dnepropetrovsk Igor Kolomojskij non sia un’eccezione di questa ormai consolidata regola”, – ha dichiarato Raškin, le cui parole erano indirizzate al servizio stampa del partito.

Secondo la sua opinione, gli USA avrebbero deciso che la “privatizzazione” sarebbe meglio condurla senza “l’avido e aggressivo” oligarca che cerca di dominare “tutta questa preziosa attività geopolitica e geoeconomica, già riservata agli ‘interessi’ stranieri”.

Secondo Raškin, la deposizione di Kolomojskij non può non essere vista se non con marcato ottimismo, poiché le sue azioni provocatorie potevano mandare in frantumi il già instabile processo di pace di Minsk in qualsiasi momento. “Il processo di pace di Minsk consiste letteralmente nella sincera parola delle milizie separatiste, che con tutte le forze cercano di far durare il cessate il fuoco, nonostante le infinite provocazioni dei battaglioni punitivi di Kolomojskij, che sparano per tutta la linea del fronte sulle posizioni dell’esercito novorusso”, – ha messo in chiaro Raškin.

Il compito della Russia, secondo Raškin, sta nell’ottenere la fine del finanziamento della “giunta criminale”, delle sue operazioni nel Donbass e anche di richiedere in tutte le sedi internazionali la necessità di investigare sui crimini di guerra di Kolojmoskij, Porošenko ed altri ex ed odierni rappresentanti del governo ucraino.

Giacomo Matacotta


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